Ho intitolato così la nuova rubrica che ci accompagnerà fino al termine della scuola: un giro del mondo delle parole, tra le tante lingue del nostro pianeta.
Qualche anno fa i miei figli, conoscendo il mio amore per le lingue, mi hanno regalato un volumetto dal titolo “Lost in translation” che raccoglie parole intraducibili delle tante lingue del mondo: quei concetti caratteristici delle diverse culture che, se in una lingua si esprimono con una semplice parola, non possono essere tradotte in altre, se con espressioni o frasi articolate.
Le lingue non sono immutabili, per quanto a volte possano trasmettere un apparente senso di stabilità. Le lingue evolvono e talvolta muoiono, ma che conosciate soltanto poche parole di una lingua o molte parole di molte lingue, ci modellano, ci permettono di dare forma a un’idea, esprimere amore o delusione, emozione, affetto, sconforto…
Cominciamo allora oggi questo giro del mondo, immergendoci insieme nel fascino delle lingue! Lo facciamo a partire da una parola ebraica, dal significato molto bello...
Il portoghese è una lingua di cui adoro le sonorità.
"Cafuné" è per me il gesto più tenero, intimo e affettuoso che esista...#letourdesmots
La parola inglese di oggi è una delle mie preferite.
Del resto, a chi non è mai capitato di mettersi a cercare qualcosa e di imbattersi casualmente in tutt'altro, capace di regalarci una grande gioia?
Dall'arabo, la parola di oggi ci ricorda che, in tutte le sue forme, l'acqua è vita e ci invita a preservarla, ad averne cura...
Chissà quante volte, in questi giorni, abbiamo provato questa sensazione!
Burro, marmellata, Nutella, creme o maionese, salumi, formaggio, olio e sale...ma quante cose si posso mettere su una fetta di pane? I norvegesi hanno trovato un modo per dirlo!
La parola norvegese di oggi è "vietata ai minori", ah, ah, ah! Per tutti gli altri, a debita distanza, mi raccomando!
Una parola yiddish per spiriti sognatori, per chi, come si direbbe in francese, ha "la tête dans les nuages"...
Quando studiavo russo in università era una delle mie parole preferite, non solo per il suono tanto buffo, ma anche perché in fondo traduce anche quel desiderio di conoscere e quella curiosità per il mondo che tanto mi rappresentano.
Visto il tempo di oggi, sembra proprio ci si prepari ad un "giorno da finestra"...
La parola di oggi mi fa pensare ad un bimbo che attende alla porta i genitori che rientrano dal lavoro, all'attesa trepidante del ritorno a casa di una persona amata o più semplicemente a quei "giorni sospesi" prima di una data importante, di un evento da ricordare...
L'immagine è ben rappresentativa di quanto accade a me in spiaggia, quando la prima nuvoletta in cielo copre il sole, ahahah!